La storia dello Stucco Veneziano
La storia dello Stucco Veneziano
Le origini dello stucco risalgono a più di cinquemila anni fa. Si ritiene che gli stucchi architettonici siano nati nelle province orientali dell'Iran e che si siano poi diffusi attraverso la Mesopotamia.
Scavi effettuati sull'isola di Malta hanno portato alla luce nel complesso di Tarxien resti di stucchi e decorazioni risalenti ad un periodo che viene datato tra il 3000 ed il 2500 a.C..
Nel 2000 a.C. testimonianze dell'utilizzo dello stucco in sostituzione della diffusa terracotta e, come calcina, in sostituzione del bitume per legare i mattoni delle volte, si ritrovano nella popolazione degli Elamiti (Popolazioni provenienti dall'Iran meridionale, al confine con la Mesopotamia, che si imposero dal III millennio, influenzando la civiltà Sumera, ampiamente diffusa in tutta la Mesopotamia, e dando origine a comuni divinità e scritture).
Ritroviamo testimonianze di stucco antico anche nella popolazione dei Cretesi (3000 a.C). Si tratta di uno stucco composto da carbonati di calcio e di magnesio impastati con calce spenta con il quale si realizzavano rilievi dipinti poi con vivaci colori.
L'uso dello stucco passò da oriente ad occidente e probabilmente e nuovamente da occidente ad oriente, dopo aver ricevuto l'influsso della cultura delle popolazioni che in quel dato momento comandavano sulle aree geografiche allora conosciute.
Bisogna tenere presente che l'arte dello stucco non è mai stata un'arte esclusivamente spirituale in grado di differenziarsi dalla vita quotidiana delle popolazioni che ne facevano uso. Lo stucco veniva utilizzato a livelli molto pratici, nella normale opera di cantiere nelle costruzioni di allora, era un'arte che si tramandava "da padre in figlio" con la pratica e la sapienza del fare. Era una pratica che si prestava a ricevere l'influenza delle culture che ne facevano uso, queste culture riflettevano nelle proprie realizzazioni i propri gusti, l'adattamento allo stile architettonico in uso, nei colori, nelle rappresentazioni modellate e via dicendo. Indubbiamente l'impasto poteva subire delle varianti a seconda del materiale "primario" disponibile in quell'area geografica, dei pigmenti per le colorazioni, ma rimanevano inalterate sia la caratteristica di "applicazione" ed il concetto di impasto originale (base calce con polvere di pietra o marmo).