Stucco Veneziano - Introduzione
Introduzione: lo Stucco Veneziano
Il termine stucco veneziano era anticamente riservato alla rappresentazione dell'antica arte dei maestri stuccatori che componevano delle vere opere lavorando il marmorino "fresco" o lo stucco forte direttamente su soffitti e pareti, capaci di comporre colonne, pavimentazioni e muri che apparivano ed appaiono tuttora come realizzati in puro marmo.
Ognuno di noi ha sicuramente avuto occasione di mirare le decorazioni a rilievo, le figure briose e svolazzanti, i fiori e frutti intrecciati, i putti, le figure mitologiche, i mascheroni, ecc, tutte testimonianze presenti nelle chiese, nei grandi palazzi veneziani e romani, nei castelli e nelle ville venete.
Al tempo l'opera dei maestri stuccatori poteva essere definita "un'opera di cantiere" avveniva cioè durante la costruzione stessa dell'immobile se non addirittura intervenendo in sede di progetto e dettando, in alcuni casi, la variazione architettonica dello stesso.
L'arte dello stucco veneziano oggi inserita tra le "arti minori" (spesso il restauro o la decorazione) veniva in passato non di rado considerata come facente parte delle "arti maggiori", a tutti i titoli e a tutti gli effetti, al pari dell'architettura e della pittura con la quale di fatto si intersecava ed interagiva.
La funzione pratica di questa professione era in primo luogo quella di garantire protezione alla struttura costruttiva contro gli attacchi del tempo e degli agenti esterni e proseguiva in un accurato lavoro di decorazione degli interni raggiungendo un livello di dettaglio oggi riconosciuto esclusivamente al componente d'arredo. Ogni singola decorazione era un "unico", cioè pensata e realizzata a mano esclusivamente per quell'ambiente abitativo, aveva un suo perché e non veniva mai riutilizzata in altri ambienti.