Le opere e gli artisti dello Stucco Veneziano

Le opere e gli artisti dello Stucco Veneziano

Fuori d'Italia, lo stucco ha trovato cultori nell'etą romanica, specialmente in Germania (Halberstadt).

Dopo un periodo di scarsa fortuna, lo stucco ritrova il massimo fervore nel rinascimento italiano, usato dapprima dai maggiori maestri dell'arte fiorentina (Antonio Rossellino, Iacopo della Quercia, Lorenzo Viberti), che crearono tra l'altro un particolare tipo di altarolo pensile a nicchia di poco aggetto, in forma architettonica atta a contenere immagini sacre, per lo pił dipinte e dorate, assai diffuse anche nelle altre regioni. Inoltre, il gusto della decorazione si affianca a quella pittorica (Affresco) assumendo, specie nel 1500, aspetti di una ricchezza e raffinatezza suggestivi.

Ne usarono, ispirandosi anche ai motivi dell'arte classica, artisti che in tal genere si specializzarono, decorando monumenti essenziali per la storia dell'arte italiana come Le Logge vaticane, la Villa Madama e la Farnesina, Palazzo Spada, la Villa di Papa Giulio ed il palazzo Mattei a Roma; altrove, quasi in gara i maggiori centri e le corti signorili, decoravano di stucco sempre pił ricchi le proprie dimore. Basti ricordare Palazzo Vecchio a Firenze, la Biblioteca Marciana, Palazzo Ducale (scala d'oro) a Venezia, Palazzo Imperiale a Genova, Palazzo Schifanoia a Ferrara, Palazzo Ducale ed Palazzo del Te a Mantova.

Maestri nell'arte dello stucco rinascimentale furono oltre a Pierin del Vaga e Giovanni da Udine, iniziatori (Logge di Raffaello e Sala regia in Vaticano), i loro seguaci Daniele da Volterra, Giulio Romano, Alessandro Vittoria a Venezia, Lucio Romano a Genova, insieme con Pierin del Vaga e M. Montorsoli, M. Sparzo e A. da Carona.